Tour de France 2024, la classifica big finale: Tadej Pogacar vince anche la crono a Nizza e trionfa con 6′ su Jonas Vingegaard e 9′ su Remco Evenepoel

Si registrano distacchi sin dalla prima tappa del Tour de France 2024. L’impegnativa Firenze – Rimini con la quale si è aperta la 111a edizione della Grande Boucle ha fatto segnare, come ci si poteva aspettare, le prime differenze in classifica generale, sebbene i big non si siano dati battaglia e abbiano quasi tutti chiuso nel gruppo principale giunto a soli 5″ dalla coppia del Team dsm-firmenich PostNL che è riuscita ad anticipare tutti quanti. Romain Bardet si è preso infatti il successo di giornata e la prima Maglia Gialla davanti al compagno di squadra Frank Van Den Broek, mentre, poco dopo, il gruppo è stato regolato da Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike) davanti a Tadej Pogačar (UAE Team Emirates).

Assieme allo sloveno hanno dunque concluso tutti i principali favoriti al successo finale e buona parte di coloro che sono candidati a un piazzamento nella parte alta della classifica, con alcune eccezioni. Al di là di un Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) probabilmente più concentrato sui successi parziali che sulla generale e di Lenny Martinez (Groupama-FDJ) e Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels), giovani alla prima esperienza al Tour, a uscire subito di classifica è soprattutto David Gaudu (Groupama-FDJ), che dopo aver perso contatto a più di 70 chilometri dalla conclusione è giunto al traguardo con un ritardo di 29’14”, dicendo addio a qualsiasi velleità di lottare per un piazzamento importante.

Primi distacchi fra i big arrivano già il secondo giorno, con Pogačar che dà fuoco alle polveri sul San Luca. Unico a riuscire a seguirlo è Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike) , con i due che riescono a staccare tutti. A rientrare su di loro, proprio in vista del traguardo, sono solamente Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) e Richard Carapaz (EF Education-EasypPost), mentre tutti gli altri uomini di classifica perdono 21 secondi, ad eccezione di Derek Gee (Israel – Premier Tech), che concede un minuto, e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), che invece concede ulteriori 4 minuti. Nuovo leader della corsa è dunque lo sloveno, sfilandola a Bardet.

Giornata per velocisti, la terza frazione non porta cambiamenti in termini cronometrici, ma cambia comunque il leader perché la minor somma dei piazzamenti consente a Carapaz di sfilare la Maglia Gialla a Pogačar, ben contento di lasciarla andare al momento. Lo sloveno se la riprende però il giorno successivo nella quarta tappa, breve ma impegnativa frazione alpina che riporta il gruppo in Francia e propone il Galibier come ultima salita. Proprio qui, quasi allo scollinamento, Pogačar attacca e stacca tutti, aumentando poi il proprio gap nella discesa verso Valloire e chiudendo con 35″ su Evenepoel, Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe) e sul compagno di squadra Juan Ayuso e 37″ su Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Vingegaard. Pogačar si porta quindi nuovamente al comando della generale con un margine di 45″ su Evenepoel e 50″ su Vingegaard. Il ritardo di tutti gli altri è invece già superiore al minuto, con Roglič quinto a 1’14”, mentre dal nono posto di Giulio Ciccone (Lidl-Trek) in giù i distacchi sono oltre i tre minuti.

Non cambia la classifica dopo la quinta tappa, con l’unico pericolo per il leader rappresentato da uno spartitraffico schivato all’ultimo. Situazione invariata anche il giorno successivo, quando è un frazionamento in pianura a creare tensione a Tadej Pogacar e la UAE Team Emirates, ma la situazione rientra abbastanza velocemente e alla prima cronometro di questa edizione ci si presenta con distacchi costruiti interamente nelle tappe con salita.

La attesa cronometro in realtà non porta grandissimi cambiamenti, con Tadej Pogacar che limita bene le perdite dal vincitore Remco Evenepoel, al quale concede appena 12 secondi. I due sono così ora separati da 33 secondi in classifica generale, mentre tutti gli altri sono ormai oltre il minuto, partendo da Jonas Vingegaard che nel finale della cronometro soffre, finendo così con un tempo superiore anche a quello di Primoz Roglic. Tra gli altri big bene Joao Almeida, che recupera due posizioni e si affianca al compagno Juan Ayuso, oggi meno brillante. In top10 entrano anche Aleksandr Vlasov e Matteo Jorgenson, autori di una buona prova, scalzando Egan Bernal e Giulio Ciccone, che inevitabilmente hanno sofferto l’esercizio cronometrato.

Prevedibilmente, non ci sono conseguenze nelle posizioni di vertice dopo la ottava tappa, con i distacchi che restano totalmente invariati alla vigilia della attesa e da molti temuta tappa degli sterrati. Non mancano gli attacchi nella nona frazione, con Tadej Pogacar e Remco Evenepoel particolarmente brillanti, ma Jonas Vingegaard, aiutato da una Visma | Lease a Bike di alto livello, riesce sempre a farsi trovare pronto, calmando gli ardori dei suoi rivali. I big arrivano così sostanzialmente tutti assieme, malgrado un grande rischio corso da Primoz Roglic e Juan Ayuso, attardati in un momento cruciale.

Dopo il primo giorno di riposo, non accade sostanzialmente nulla nella tranquilla tappa verso Saint-Amand-Montrond, mentre di cose ne succedono il giorno seguente attraversando il Massiccio Centrale prima di arrivare a Le Lioran. Pogacar attacca infatti sulla terz’ultima salita di giornata e inizialmente sembra riuscire a fare il vuoto sui rivali, ma Vingegaard si riporta su di lui a una quindicina di chilometri dal traguardo e poi lo batte allo sprint, recuperando tuttavia un solo secondo in classifica visto che lo sloveno ne aveva presi 8″ di abbuono sul penultimo GPM contro i 5″ del danese. Pur perdendo 25″, Evenepoel riesce comunque a mantenere il secondo posto, ma scivola a 1’06” dalla Maglia Gialla, e con lo stesso ritardo chiude Roglic, che aveva aver tagliato il traguardo staccato di 55″, ma viene salvato dalla regola dei 3 KM e viene accreditato con lo stesso tempo del belga (con il quale si trovava) dopo essere scivolato in una curva nel finale.

Alle spalle di questi quattro, chiudono con quasi due minuti di ritardo Ciccone, Almeida, Adam Yates, Landa e Carlos Rodriguez, con l’abruzzese e il britannico che guadagnano così tre posizioni ed entrano nella top-10, mentre chiude a 2’38” Gall. Sopra i tre minuti il ritardo di tutti gli altri, con Ayuso che cede ben 4’39”, scivolando così dal quinto al nono posto. La dodicesima tappa viene vissuta ad altissima intensità per tutto il giorno, ma paradossalmente è proprio in un momento di calma che una maxi-caduta nel finale vede coinvolto anche Primoz Roglic, che appare abbastanza dolorante, ma non ha neanche il tempo di rientrare, finendo così per perdere 2’27” e scivolare in sesta posizione.

In seguito alla caduta Primoz Roglic non riparte nella tredicesima tappa, che nelle prime fasi di gara vede anche il ritiro di Juan Ayuso. Due nomi importanti che portano così a cambiamenti nella Top10 di giornata, che altrimenti non vede grandi cambiamenti. Giulio Ciccone sale comunque in ottava posizione, seguito da Derek Gee e Matteo Jorgenson. Si arriva così ai Pirenei, dove Tadej Pogacar batte il primo colpo. La Maglia Gialla attacca a cinque chilometri dall’arrivo di Pla d’Adet e guadagna 39 secondi su Jonas Vingegaard, che sale in seconda posizione, ma ora distante 1’57” dal leader. Remco Evenepoel è così ora terzo, a 2’22”, mentre alle loro spalle la situazione è più equilibrata, con Carlos Rodriguez capace di guadagnare una manciata di secondi su Joao Almeida, con il quale si gioca la quarta posizione per una questione di secondi.

Il tappone pirenaico vede un copione diverso, con la Visma | Lease a Bike che indurisce la corsa e Jonas Vingegaard che attacca, ma il risultato non cambia, anzi. A vincere è infatti ancora Tadej Pogacar, che taglia il traguardo in solitaria con un vantaggio di 1’08” sul rivale grazie ad un allungo nei cinque chilometri conclusivi. Il distacco fra i due sale così a 3’09” mentre dietro di loro continua ad emergere Remco Evenepoel, distante 5’19” dalla Maglia Gialla. Tutti gli altri sono invece ancor più lontani, con un distacco che supera ormai i dieci minuti, partendo da Joao Almeida, che vive una giornata difficile, ma si gestisce bene e difende la quarta posizione da Mikel Landa, quinto a 11’21”, mentre cede Carlos Rodriguez, ora sesto a 11’27”. Cambia poco anche nelle posizioni di rincalzo, con Giulio Ciccone che resta ottavo, ora a 15’48”, mentre esce dai primi dieci Matteo Jorgenson, autore di un grandissimo lavoro nel preparare il terreno all’attacco del suo capitano. Decimo è così Santiago Buitrago, in netta crescita.

Dopo il giorno di riposo si riparte con una semplice tappa per velocisti che viene vissuta tranquillamente dal gruppo, complice anche la mancanza di vento in alcuni potenziali momenti chiave. Situazione dunque completamente invariata in classifica generale, mentre qualche cambiamento, seppur minimo, si verifica il giorno seguente all’arrivo di Superdévoluy. Nella tappa che vede il successo del fuggitivo Carapaz si verifica infatti qualche scaramuccia tra i big nel finale, con Evenepoel che riesce a staccare di 10″ Pogacar e di 12″ Vingegaard. I primi tre della generale guadagnano comunque altri due minuti su tutti gli altri corridori della top-10, tra i quali invece non si registrano distacchi.

La diciottesima tappa non registra alcun cambiamento nelle parti alte della classifica: a Barcelonnette arriva infatti la fuga, mentre il gruppo giunge tranquillo al traguardo con 13’40” di ritardo dal vincitore di giornata dato che il più vicino in classifica dei fuggitivi, Steff Cras (TotalEnergies), è lontano 32’58” dalla Maglia Gialla. Il belga recupera comunque minuti e posizioni così come Guillaume Martin (Cofidis), con i due che si portano rispettivamente al 12° e 13° posto.

Il giorno seguente, nella tappa regina con arrivo a Isola 2000, Pogacar batte il quarto colpo di questo Tour e rifila 1’42” a Vingegaard e a Evenepoel, ora staccati rispettivamente di 5’03” e 7’01” dallo sloveno. Aumenta ovviamente anche il ritardo di tutti gli altri corridori nella top-10 della generale, che per quanto riguarda i piazzamenti vede Gee salire all’ottavo posto e Ciccone scivolare al decimo. In mezzo, si infila Jorgenson, che recupera cinque posizioni grazie alla fuga di giornata e al secondo posto all’arrivo.

Nella ventesima tappa arriva l’ennesimo successo di Pogacar, che negli ultimi metri del Col de la Couillole stacca Vingegaard guadagnando altri 11″ (abbuoni compresi) su di lui e portando così il proprio vantaggio a 5’14”. Evenepoel perde invece 53″ e scivola a 8’04” dalla Maglia Gialla, rafforzando comunque il terzo posto rispetto a tutti i corridori alle sue spalle. Tra gli altri gli altri corridori della top-10, Rodriguez e Gee perdono una posizione a favore rispettivamente di Adam Yates e Jorgenson, mentre non ci sono cambiamenti rilevanti nel resto della classifica.

Un dominio che viene suggellato anche nella crono conclusiva che Tadej Pogacar sorvola davanti a Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel, ai quali rifila un minuto con un’altra prestazione sontuosa. Lo sloveno si porta dunque a casa il suo terzo Tour de France, conquistando una doppietta che mancava da più di 25 anni nel ciclismo. Quasi tutte invariate le posizioni nella Top 10, con l’unica eccezione di Giulio Ciccone che perde la sua decima posizione vista l’ottima prestazione di Santiago Buitrago, nono di giornata, riuscendo così a spodestare l’abruzzese.

Classifica Big Tour de France 2024

1  T. POGACAR UAE TEAM EMIRATES 83h 38′ 56”
2  J. VINGEGAARD TEAM VISMA | LEASE A BIKE + 00h 06′ 17”
3  R. EVENEPOEL SOUDAL QUICK-STEP + 00h 09′ 18”
4  J. ALMEIDA UAE TEAM EMIRATES + 00h 19′ 03”
5  M. LANDA SOUDAL QUICK-STEP + 00h 20′ 06”
6  A. YATES UAE TEAM EMIRATES + 00h 24′ 07”
7  C. RODRIGUEZ INEOS GRENADIERS + 00h 25′ 04”
8  M. JORGENSON TEAM VISMA | LEASE A BIKE + 00h 26′ 34”
9  D. GEE ISRAEL – PREMIER TECH + 00h 27′ 21”
10  S. BUITRAGO BAHRAIN VICTORIOUS + 00h 29′ 03”
11  G. CICCONE LIDL-TREK + 00h 30′ 42”
12  S. YATES TEAM JAYCO ALULA + 00h 39′ 04”
13  G. MARTIN COFIDIS + 00h 43′ 49”
14  F. GALL DECATHLON AG2R LA MONDIALE TEAM + 00h 46′ 12”
15  L. DE PLUS INEOS GRENADIERS + 00h 46′ 24”
16  S. CRAS TOTALENERGIES + 00h 49′ 18”
17  R. CARAPAZ EF EDUCATION – EASYPOST + 00h 49′ 24”
18  J. HINDLEY RED BULL – BORA – HANSGROHE + 00h 57′ 04”
19  E. MAS MOVISTAR TEAM + 01h 11′ 05”
20  L. MEINTJES INTERMARCHÉ – WANTY + 01h 11′ 50”
29  E. BERNAL INEOS GRENADIERS + 02h 03′ 50”
30  R. BARDET TEAM DSM-FIRMENICH POSTNL + 02h 04′ 25”
31  J. HAIG BAHRAIN VICTORIOUS + 02h 11′ 33”
35  T. JOHANNESSEN UNO-X MOBILITY + 02h 21′ 37”
36  C. RODRIGUEZ ARKEA-B&B HOTELS + 02h 26′ 59”
40  W. BARGUIL TEAM DSM-FIRMENICH POSTNL + 02h 42′ 13”
42  G. THOMAS INEOS GRENADIERS + 02h 47′ 36”
59  N. POWLESS EF EDUCATION – EASYPOST + 03h 45′ 24”
65  D. GAUDU GROUPAMA-FDJ + 03h 49′ 23”
74  H. TEJADA ASTANA QAZAQSTAN TEAM + 04h 00′ 13”
91  K. VAUQUELIN ARKEA-B&B HOTELS + 04h 33′ 56”
124  L. MARTINEZ GROUPAMA-FDJ + 05h 26′ 45”
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